Una vacanza in barca nel meraviglioso mare del Salento. Una telefonata con un invito (molto gradito)… È così che mi ritrovo, inaspettatamente, a questa masterclass nella sede di Nardò di Schola Sarmenti, azienda coraggiosa che si è data un nome impegnativo ed è stata capace di ritagliarsi un ruolo importante nel panorama vitivinicolo di questa affascinante e generosa regione. 

Il Salento rappresenta, nel mondo enologico pugliese, l’autenticità del territorio e dei suoi abitanti, un posto in cui la viticoltura si riappropria delle sue uve e dove la storia si ripropone maestra, ricordando che le prime barbatelle – partite dalla Mesopotamia e sconosciute in Occidente – arrivarono proprio qui in Puglia, nei porti salentini.

Lorenzo Marra e Alessandro Calabrese, in rappresentanza della famiglia proprietaria di Schola Sarmenti, ci spiegano orgogliosamente che l’evento – organizzato in occasione del ventennale dell’azienza – vuole celebrare 20 anni di grandi sacrifici e soddisfazioni, con il lancio sul mercato di due prodotti appena nati. Molto suggestivo il luogo dell’evento, tra tini di acciaio e meravigliose volte a stella realizzate con conci di tufo e pietra leccese, che immergono il visitatore nell’affascinante ambiente della tradizione salentina. Ci troviamo all’interno di un vecchio stabilimento vinicolo costruito a metà Ottocento, riportato allo splendore che merita con un attento lavoro di restauro.

L’agenzia di comunicazione Kiasmo, che cura l’immagine di Schola Sarmenti, ci spiega le etichette dei due nuovi nati, stimolando la fantasia dei presenti verso i protagonisti della serata: il Cillenza Uve Selezionate Fiano e Chardonnay Salento Bianco IGT 2017 e il Metodo Classico Rosé Negroamaro Collezione 24 Brut. Il primo vino riporta una figura stilizzata e tratteggiata in oro, su fondo quasi bianco, e appare più umana e più melanconica, quasi a spingere il degustatore verso una dimensione intima e onirica. Il secondo vino riporta invece un disegno stilizzato color oro su fondo nero, evocativo del mondo bizantino, con un forte richiamo al logo dell’azienda (una croce bizantina, appunto): la dimensione sacrale di tipo iconografico richiama uno stile similbarocco, ma asciutto e rarefatto.

Il Cillenza (in dialetto salentino, eccellenza) ha l’ambizione di migliorare due importanti vitigni (60% Fiano e 40% Chardonnay) già presenti nella produzione aziendale, spingendoli verso l’eccellenza. La vendemmia è manuale e si svolge la mattina molto presto, da prima dell’alba fino alle 9 del mattino: il sole caldo di questi luoghi magici consiglia di lavorare a basse temperature. Il vino riposa poi per 12 mesi in barriques di rovere francese di primo passaggio e affina in bottiglia per altri 12 mesi.

Cristallino e luminoso, si veste di un colore giallo paglierino con riflessi dorati, molto pulito e intenso al naso; regala sentori dolci di fiori di acacia e di ginestra, oltre a note di pesca gialla e melone, erbe aromatiche, fieno, camomilla e miele, chiudendo con una gradevole speziatura di vaniglia e una nota fumé.  Al sorso è prorompente e regala sensazioni di ananas e frutta gialla matura, caratterizzandosi per una spiccata acidità e un buon ritorno sapido, con la nota alcolica ben ammaestrata (13%), per concludere persistente, con un’innegabile armonia. 90 punti.

Il Metodo Classico Rosé rappresenta una sfida per il territorio in cui nasce, proprio perché fortemente legato alla grande tradizione del Negroamaro. Anche in questo caso la vendemmia è fatta a mano e prima dell’alba. Alla vista affascina per il suo aspetto brillante e per il suo color rame chiaro, molto accattivante, con la bollicina che si presenta piuttosto fine e persistente. Seducenti sensazioni olfattive evocano ricordi di bergamotto, rosa, frutti di bosco, fragoline, ribes, melograno e mirto, per chiudere poi con una invitante nota di frolla e di burro. In bocca entra delicato e la bollicina cremosa e vellutata solletica i nostri sensi, mentre la freschezza e la sapidità ne completano la struttura verso un finale lungo e di sicura gradevolezza. Un Metodo Classico di sicuro valore, una sorpresa piacevole e invitante. 88 punti.

Esperienza sicuramente unica, sia per l’assaggio in anteprima dei due nuovi arrivati, sia per la festa a seguire, allietata da musica swing e da assaggi di specialità pugliesi preparate al momento, davvero squisite e indimenticabili come questa terra meravigliosa. Al prossimo anno, Salento dalle tante sorprese!